Home Tech Quando la tecnologia e l’arte si fondono: il ritocco delle pellicole

Quando la tecnologia e l’arte si fondono: il ritocco delle pellicole

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Tecnologia e arte: chi ha detto che questi due concetti siano espressione di due situazioni opposte, che non possono trovare un accordo tra loro e che non possano dare una nuova esperienza di visione allo spettatore, al lettore, o all’appassionato di arte? Vediamo in questo articolo come oggi, grazie alle continue innovazioni nel campo artistico e tecnologico, sia possibile ottenere dei veri e propri capolavori in grado di dare alle pellicole un aspetto del tutto nuovo, e ricco di atmosfere uniche.

Al giorno d’oggi possiamo proprio dire che il mondo delle pellicole, del cinema e della tv – anche se un po’ meno quest’ultima – stiano facendo degli enormi passi in avanti per quel che concerne l’esperienza data allo spettatore: esperienza gratificante, che in particolar modo le pellicole offrono allo spettatore, grazie alla ricerca di innovazioni, di migliori effetti da regalare alla pellicola, per rendere più ‘vero’ il film, o semplicemente per regalare al film un’atmosfera davvero unica nel suo genere.

Stiamo parlando del concetto di modifica della pellicola che in alcuni casi viene modificata, reimpostata o addirittura rieditata, per offrire allo spettatore un’esperienza visiva del tutto diversa dal solito, che rende in questo caso il film davvero unico.

Oggi vi parliamo in particolare di due funzioni di questo tipo, che abbiamo potuto vedere in due differenti capolavori: la prima funzione è quella che ha consentito al film di Sin Sity di dare una visione intera del film in bianco e nero, con alcune eccezioni di colore, che in questo caso è il rosso del vestito della donna. L’effetto bianco-nero-rosso offre una particolare esperienza visiva allo spettatore, ed è un esempio di come l’arte e la tecnologia si possano fondere, dando dei risultati davvero interessanti.

L’altra funzione degna quanto meno di menzione è quella con cui la pellicola del capolavoro 300 è stata ritoccata, per dare al film un effetto più da ‘fumetto’:  questo tipo di ritocco rende, a livello di colore e non solo, tutta l’atmosfera del film molto particolare ed innovativa.

Gli esempi di cui abbiamo parlato sono importanti per quello che è uno dei temi di cui si parla negli ultimi tempi: le innovazioni tecnologiche stanno avendo un impatto positivo, e molto importante, anche per quel che riguarda le pellicole, che vengono rieditate e ritoccate con particolari effetti in grado di donare una visione davvero unica e speciale.

In alcuni casi, l’obiettivo è quello di dare allo spettatore quasi l’idea di ritrovarsi all’interno del film, a vivere in prima persona le esperienze dei protagonisti e le loro vicende: ne sono un esempio lampante i film in 3D, molti dei quali sono considerati innovativi proprio perché propongono una visione diversa, che consente allo spettatore di non sentirsi più solo uno spettatore, ma quasi un protagonista del film.

In altri casi, si vuole semplicemente svecchiare una pellicola, dandole un significato più particolare, come è il caso di 300, che è stato in qualche modo ‘fumettizzato’ e che ha riscosso un notevole successo.

Poi ci sono degli effetti molto particolari, che danno davvero una esperienza di visione del tutto diversa: è il caso del film Sin Sity, che è stato presentato con particolari effetti in bianco-nero-rosso per dare un tocco di particolarità al film Effetti di questo genere, che offrono allo spettatore esperienze visive sempre diverse e ‘nuove’, possono essere raggiunti con programmi particolari, ed è possibile eseguirli, seppur con un po’ di attenzione e di esperienza, anche per filmati più semplici.

Basta avere un programma che consenta la modifica del filmato, e dare un effetto specifico. Nel caso del film di Sin Sity, l’effetto è dato prima dall’impostazione del colore in bianco e nero, e successivamente dall’impostazione di un colore specifico che viene isolato e quindi presentato come colore d’eccezione nella pellicola.

Tutti questi effetti rappresentano uno dei modi interessanti attraverso i quali la tecnologia è al servizio dell’arte: al giorno d’oggi, è proprio grazie a programmi come Photoshop, per esempio, che possiamo ritoccare le immagini a nostro piacimento, ed è proprio grazie a programmi di editing che possiamo dare ad un filmato un particolare colore, oppure una particolare atmosfera.

In questo senso, la tecnologia e l’arte viaggiano di pari passo: e quando la prima si mette al servizio della seconda, si possono ottenere dei risultati davvero bellissimi, degni di significato, dal punto di vista visivo ed esperienziale dello spettatore, che si trova coinvolto in un nuovo modo di vedere (e di vivere) l’arte.