Il 2016 sta per volgere al termine e sembra aver pienamente confermato il motto “anno bisesto, anno funesto”. Numerosi sono stati infatti gli avvenimenti che in Italia e nel mondo hanno sconvolto le popolazioni locali e non spesso producendo morte e distruzione. Da un lato gli atti di terrorismo internazionale, basti ricordare tra gli altri la strage di Nizza e gli attentati all’aeroporto di Bruxelles, dall’altro le calamità naturali che hanno colpito il nostro Paese, in primis i terremoti nell’Italia centrale che hanno raso al suolo gran parte delle splendide cittadine di Amatrice e Norcia, hanno generato scenari apocalittici che difficilmente rimuoveremo dalla nostra memoria. Vediamo però come questi eventi nefasti hanno inciso sull’andamento del turismo italiano a livello internazionale e domestico .
Nonostante dal Gennaio dello scorso anno con l’attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo sia la nazione maggiormente nel mirino dei terroristi, la Francia ha comunque mantenuto un bilancio positivo per quanto concerne il mercato turistico , sebbene si evidenzino dei significativi cambiamenti riguardo alla distribuzione dei flussi turistici nelle varie zone del Paese rispetto agli anni precedenti. Se da un lato la capitale francese e l’Ille –de-France sono state fortemente penalizzate con una perdita pari al 17% di soli turisti Italiani, la Costa Azzurra ha invece visto incrementare l’affluenza turistica di ben dieci punti percentuali. Pare quindi che i turisti Italiani non si siano lasciati così tanto intimidire dai tristi eventi accaduti sul suolo francese negli ultimi mesi, ma abbiano semplicemente preferito evitare gli obiettivi più sensibili. Rimanendo sempre in Europa, buoni risultati hanno registrato città d’arte come Siviglia e Lisbona probabilmente perché considerate mete più abbordabili e tranquille rispetto ad altre mete turistiche notoriamente più gettonate negli anni precedenti come Barcellona o Londra. Un boom di richieste è stato registrato poi per le Baleari e le Canarie, i paradisi esotici non troppo distanti da noi e tutto sommato abbordabili. Pare invece che, per chi ha potuto disporre di budget più consistenti, New York e gli Stati Uniti in generale si siano confermate mete di grandissima attrattiva turistica da parte degli Italiani così come le Seychelles, le Maldive, le Mauritius e i Caraibi. Gli amanti dell’Oriente hanno invece preferito la Tailandia (balzata sorprendentemente ai vertici del turismo balneare internazionale) e il Giappone dove la presenza degli italiani continua ad aumentare con una media del 15% annuo .
La stragrande maggioranza degli Italiani, circa l’80%, ha invece preferito non travalicare i confini nazionali per le proprie vacanze e, in nome del risparmio e di un rinnovato interesse per le meraviglie naturalistiche e culturali che il Bel Pese ha da offrire, ha deciso di trascorrere le proprie ferie in una delle innumerevoli località turistiche dello Stivale. In particolare la Puglia ha registrato un elevatissimo numero di presenze: dal Gargano al tanto sponsorizzato Salento, tutto il litorale adriatico della regione e buona parte di quello Ionico sono stati letteralmente presi d’assedio dai turisti. Le città d’arte come Firenze, Roma e Venezia hanno accolto un numero di turisti talmente elevato da superare, soprattutto nei giorni centrali di Agosto, il limite di accoglienza stabilito dalle misure di sicurezza anti-terrorismo. Si può parlare quindi di un’annata positiva per il turismo domestico italiano , seppure con una nota dolente sul finire della stagione estiva. Il rientro in automobile dalle vacanze per molti settentrionali in vacanza al sud è purtroppo coinciso con il sisma che il 24 Agosto ha colpito il centro Italia generando così, oltre ad un partecipato cordoglio per le vittime e ad una forte apprensione per i superstiti, diversi disagi riguardo la viabilità stradale.