L’Islanda, contrariamente a quanto suggerisce la sua etimologia , non è solo la terra del ghiaccio. Sebbene i suoi ghiacciai occupino l’11% del territorio , pochi sanno che l’Islanda è un’isola di origine vulcanica molto giovane rispetto al resto del continente Europeo e presenta ben 31 vulcani attivi, la cui attività è comunque costantemente monitorata grazie all’ausilio della tecnologia più avanzata in ambito vulcanologico . E proprio la commistione di questi due elementi naturali così diversi le ha valso il soprannome di “terra del ghiaccio e del fuoco”. È la meta ideale per gli amanti della natura più selvaggia e offre degli scenari unici durante tutto l’anno. Beneficiando degli effetti mitigatori della corrente del Golfo, gode di un clima abbastanza mite rispetto alla latitudine a cui si trova e si presta ad essere visitata anche durante i mesi più freddi. Nel periodo invernale poi è possibile assistere all’incantevole fenomeno delle aurore boreali: le suggestive scie luminose dai colori cangianti che danzano sinuosamente nel limpido cielo stellato. Un altro fenomeno naturale per cui questa terra è rinomata sono i geyser. Proprio a causa della cospicua presenza di vulcani, la principale fonte energetica del paese è costituita dall’energia geotermica che , in condizioni particolari, può produrre spettacolari spruzzi intermittenti di acqua termale bollente . È un po’come assistere allo scoppio di una enorme bolla d’acqua proveniente dal sottosuolo . Si tratta di un fenomeno rarissimo, che si verifica solo in sette aree del pianeta, ma in Islanda è praticamente una consuetudine. È possibile ammirarli soprattutto nella parte sud orientale dell’isola in alcuni casi con una frequenza davvero ravvicinata tra un getto e un altro. Ad esempio il geyser Strokkur , particolarmente ammirato dai turisti, produce spruzzi che raggiungono anche i trenta metri di altezza ogni cinque o sette minuti a seconda delle condizioni del vento. Sempre nella zona sud- est si trova la riserva naturale dello Skaftafell che è certamente il luogo più rappresentativo dell’Islanda dal punto di vista della ricchezza e varietà naturalistica. In nessun altro luogo dell’isola è possibile osservare uno acanto all’altro tutti gli aspetti che caratterizzano l’unicità del paesaggio islandese. Al suo interno è collocata l’estremità meridionale dello Vatnajökul, il ghiacciaio più grande dell’isola, e sono quindi avvistabili delle imponenti lingue di ghiaccio che conferiscono un aspetto quasi solenne questa parte del paesaggio. Buona parte del parco però è costituita da colate laviche ricoperte da un fitto manto di muschi e licheni che sono percorribili a piedi attraverso numerosi sentieri e vi è persino un’area camping attrezzata. Il parco si estende per una superficie di cica 5000 km² e tocca le coste meridionali dell’isola che si affacciano sull’Oceano Atlantico; per quanto sia difficile visitarlo tutto, ci sono delle attrazioni naturali davvero imperdibili. Tra queste spicca senza ombra di dubbio la rinomata “cascata nera”. La sua spettacolarità non è dovuta tanto all’altezza o alla portata della massa d’acqua , quanto al fatto che è circondata da una suggestiva reiterazione di nere colonne basaltiche da cui la cascata prende appunto il nome.