Con l’arrivo dell’inverno , il nostro organismo deve fronteggiare delle situazioni ambientali a cui non viene sottoposto durante il resto dell’anno e a cui si è disabituato. Soprattutto col variare improvviso delle situazioni metereologiche che hanno contraddistinto il susseguirsi delle stagioni negli ultimi anni, ci si trova, durante la stagione invernale, ad avere a che far con repentini abbassamenti delle temperature che espongo il nostro corpo ad un maggiore rischio di contratture, strappi e tensioni muscolari , oltre alle sgradevoli screpolature e ai malanni di stagione. Esistono, tuttavia, una serie di accorgimenti e buone abitudini che, messe in pratica nel nostro quotidiano, possono realmente prevenire o, quanto meno, limitare i danni che il freddo improvviso può causarci. Vediamo insieme quali sono.
Per prima cosa, individuiamo le parti del nostro corpo che maggiormente possono risentire degli effetti negativi dei colpi d’aria e delle temperature rigide e, qualora non lo facessimo già, manteniamole sempre coperte. Un’infreddatura improvvisa ai reni, alla fascia lombare o all’addome può causare delle dolorosissime e, spesso, durevoli lombaggini e contratture muscolari ed è spesso la causa remota di fastidi quali occhiaie e disturbi del sonno. Come evitarci tutto ciò? Semplice: con la maglia della salute. Infischiatevene dei diktat della moda se questi prevedono l’incauta esposizione al freddo di queste zone delicatissime del nostro corpo e ricorrete, invece, alla vecchia e sana abitudine di indossare una canottiera di cotone.
Un’altra zona molto sensibile ai colpi d’aria è il collo. Quanti di noi, col sopraggiungere dell’età, complici anche vizi di postura, non hanno provato almeno una volta nella vita il fastidiosissimo insorgere di acuti dolori cervicali, magari accompagnati da emicrania e senso di nausea? Anche in questo caso, la condizione dolorosa può essere facilmente evitata andando a coprire il collo con un foulard o con una sciarpa . Facciamo attenzione che la scelta per l’una o per l’altra alternativa deve variare a seconda della temperatura corporea e di quella atmosferica. Infatti, anche coprire eccessivamente il collo può essere dannoso, perché ci indurrà a sudare di più spianando così la strada all’insorgere di tensioni muscolari. Il consiglio sempre valido, quando si va incontro all’inverno o si è esposti a continui sbalzi di temperatura (come nel caso di chi lavora in ambienti fortemente riscaldati e poi si ritrova attanagliato dalla morsa del gelo non appena varcata la soglia dell’ufficio) è quello di vestirsi a strati. Così facendo, saremo più o meno sempre in grado di sentirci sufficientemente caldi , ma non accaldati.
In fine, ma non in ordine di importanza, giungiamo ai piedi. Assicuriamoci di tenerli sempre asciutti a e al caldo utilizzando le calzature più adeguate. Siete fanatici della scarpa da tennis? Assicuratevi di possederne un paio completamente impermeabile e con una suola sufficientemente alta e isolante. Chi soffre di una cattiva circolazione periferica , tenderà ad avvertire maggiormente il freddo nelle estremità del corpo ( mani e piedi, appunto) e questa sensazione amplificherà la percezione del freddo in tutto il resto del corpo. Se per le mani si può intervenire fino ad un certo punto, indossando magari, nei casi di freddo intenso dei guanti a mezze dita, per i piedi non abbiamo alcuna scusante. Bando dunque alle scarpe in tela, così come ai pantaloni lunghi fino alla caviglia. Anche se ultimamente sono molto di moda, i cropped pant spalancano le porte all’insidiarsi del freddo all’interno delle nostre calzature esponendoci, contemporaneamente, al rischio di fastidiosissime infiammazioni e tendiniti.