Farmindustria ha tenuto lo scorso 21 giugno l’assemblea annuale. Nel corso della riunione sono stati presentati i dati sulla produzione dell’industria farmaceutica. Massimo Scarabozzi, presidente dell’associazione che raccoglie le più importanti aziende produttrici di farmaci, ha presentato i dati 2016, di una produzione che supera una importante soglia: i 30 miliardi di euro, registrando un + 2,3% rispetto al 2015. Interessante anche il dato sull’export, che raggiunge i 21 miliardi e rappresenta il 71% della produzione, con un + 52% a partire dal dal 2010. Anche l’occupazione registra dati significativi, un +9% degli addetti, pari a 6.000 unità. Anche il 2017 – ha rappresentato Scarabozzi – è molto promettente, con una produzione cresciuta del 4,7% nei primi quattro mesi. I dati sono rilevati dal rapporto del Centro studi Cerm (Competitività, Regole, Mercati) che rileva come l’Italia sia seconda solo alla Germania nella produzione europea dei farmaci.
Il mercato propone nuove sfide: «Per vincerle l’industria farmaceutica chiede un nuovo Patto con le Istituzioni per rafforzare quello siglato 4 anni fa che ha portato – secondo le affermazioni di Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, nel corso l’Assemblea presso il Teatro Argentina di Roma – nel nostro Paese investimenti, Ricerca e occupazione. Un accordo vincente da rivedere alla luce della velocissima rivoluzione digitale nella sanità e della medicina personalizzata. Le imprese del farmaco hanno vissuto quattro anni con ottimismo e passione, ma anche con responsabilità e rigore, mantenendo le promesse fatte. E oggi l’industria farmaceutica è, a detta di tutti, un asset strategico del Paese. La fiducia c’è ancora, perché tanti sono gli elementi positivi del sistema Italia anche se c’è ancora da fare. Manca l’ultimo miglio – conclude Scaccabarozzi – per arrivare a una nuova governance. Da percorrere insieme, seguendo il modello che il mondo ci invidia, con la collaborazione di Istituzioni, pazienti e medici”.
Serve certamente un nuovo modello di governance, che “Deve avere come fondamento un finanziamento adeguato alla domanda di salute – ha spiegato il Presidente di Farmindustria – con risorse ad hoc per i farmaci innovativi. Il superamento dei tetti di spesa, a partire da quella per acquisti diretti. L’uniformità delle politiche sanitarie su tutto il territorio con un migliore accesso alle cure, senza differenze regionali. Serve un finanziamento adeguato alla domanda di salute, con risorse ad hoc per i farmaci innovativi, il superamento dei tetti di spesa, a partire da quella per gli acquisti diretti, l’uniformità delle politiche sanitarie su tutto il territorio con un migliore accesso alle cure, senza differenze regionali».
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Economia e Finanza Assemblea di Farmindustria lo scorso 21 giugno: innovazione e mercato in crescita